Il trasporto auto d’epoca, dati il pregio e la delicatezza di questo tipo di veicoli, è uno dei trasferimenti più difficili da effettuare. In questo articolo vedremo insieme quali accortezze avere.
Categorie: auto d’epoca e auto storiche
Partiamo rispondendo a una domanda: cosa identifica le auto d’epoca?
Auto d’epoca
Per considerare un’auto d’epoca è determinante collocare il veicolo dentro un orizzonte temporale: l’automobile deve essere stata prodotta almeno 30 anni prima.
Privi dei requisiti minimi di circolazione date dalla presenza di limiti costruttivi (per esempio, con guida a destra o senza gli specchietti retrovisori) e dall’assenza dei più recenti sistemi di sicurezza (per esempio, freni anteriori o cinture di sicurezza), questi mezzi vengono esclusi dal Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.).
Viene effettuata quindi una serie di controlli da parte dei tecnici della Motorizzazione Civile i quali emanano una certificazione obbligatoria chiamata di Rilevanza Storica Collezionistica.
Questa procedura permette la successiva iscrizione al registro ASI (Automotoclub Storico Italiano), e il veicolo, munito della targa provvisoria e del foglio di via concessi dalla motorizzazione può infine partecipare a mostre specialistiche ed eventi organizzati e autorizzati, limitatamente ai percorsi accessibili e con il vincolo della massima velocità che dipende dalle caratteristiche strutturali e di sicurezza.
Auto storiche
I requisiti temporali per classificare un’auto storica sono lievemente differenti: un veicolo prodotto dai 30 ai 39 anni prima può essere inserito nella categoria solo se presente nelle liste ACI delle auto storiche. Sopra ai 40 anni di età ogni automobile può entrare a fare parte dei mezzi storici, a condizione che le venga attribuito un attestato di datazione e storicità che può essere assegnato solo in presenza della totalità dei componenti originali, con motore funzionante e interni ben conservati.
Questi mezzi, dotati di certificazione storico collezionistica e controllati dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, possono circolare sulle strade anche nel caso in cui siano privi di cinture di sicurezza: sono però sottoposti a una revisione periodica biennale e alle limitazioni contro l’inquinamento (per esempio, divieto di accesso cittadino ai veicoli Euro0).
Auto storiche trasporto fai-da-te
Il trasporto auto d epoca può essere effettuato in autonomia mediante due principali sistemi:
- La guida
- Il traino
Guidare un’auto d’epoca fino a destinazione può essere impegnativo: è fondamentale conoscere il veicolo per essere sicuri al cento per cento di riuscire a condurlo a destinazione.
È consigliabile percorrere tragitti frequentati durante le ore diurne, nel caso ci siano guasti e si necessiti di assistenza. Un suggerimento in più può essere quello di trasportare del carburante aggiuntivo in una tanica, per evitare di restare a secco se la spia non funziona correttamente.
Si necessita di assicurazione anche per i brevi spostamenti.
Il traino consente un trasporto più sicuro, ma necessita di due piloti esperti: chi traina infatti deve mantenere un’andatura costante in modo tale da non far sobbalzare la macchina rimorchiata; chi guida il veicolo trainato deve mantenere la fune (lunga, ma non troppo) sempre in tensione con un gioco di freni per evitare strattoni e potenziali danni conseguenti.
L’auto deve essere dotata di luci supplementari che indichino la mancanza di autonomia.
D’epoca e storiche: trasportare auto con bisarca.
Il metodo più facile e meno impegnativo per trasportare un’auto d’epoca consiste nell’affidarsi a un esperto trasportatore che carichi il veicolo su un camion o una bisarca e lo consegni in sicurezza a destinazione.
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